Una delle più estese e vitali praterie sommerse del Golfo è quella antistante le foci dell’Isonzo. Si tratta di piante con foglie nastriformi, fusto e radici (rizomi) e veri e propri fiori. Rivestono un ruolo fondamentale nell’ossigenazione delle acque, fungono da sito di rifugio per le larve di giovani pesci e forniscono un substrato su cui si attaccano altri organismi animali e vegetali (benthos). Solitamente nelle acque più basse vive la zostera nana che sopporta le emersioni, mentre in zone più profonde compare la zostera marina che in laguna copre delle tipiche zone ad anello dette “molere”; verso il mare lo zostereto viene sostituito da prati di Cymodocea nodosa.