Le mitilicolture, che da oltre 40 anni fanno parte del paesaggio costiero triestino, con i loro sistemi galleggianti molto vistosi costituiscono un ambiente marino caratteristico. I mitilili, anche se buoni filtratori e depuratori naturali (4 - 5 litri d’acqua all’ora), sono dei produttori di pseudofeci che possono coprire i fondali come una neve organica in presenza di scarse correnti di fondo. I filari sospesi delle mitilicolture permettono ad alcuni pesci di trovare nutrimento e rifugio, come le orate , le occhiate, le spigole e persino le leccie. La presenza di pesci e di mitili, unita alla tranquillità apportata dal divieto di navigazione, richiamano sui bidoni galleggianti diversi uccelli come il cormorano, il marangone dal ciuffo e l’edredone.