Descrizione
Venne istituita nel 1996 con la L.r. 42; l’area protetta ha una superficie di 2.350 ettari, lungo 15 km di fiume. I comuni interessati sono quelli di Staranzano, San Canzian d’Isonzo, Grado e Fiumicello. La riserva insiste sugli ultimi 15 km del fiume Isonzo con una estensione di 2350 ettari e, mentre nella parte alta comprende l’alveo e limitate zone golenali con greti e boschi ripariali, negli ultimi 5 km l’area protetta si allarga a comprendere l’Isola della Cona, compresa tra il ramo Sdobba e il Canale Quarantia, precluso alle acque dell’isonzo con una diga costruita nel 1938. In questa zona molti sono gli ambienti rappresentati: il bosco ripariale, i canneti, i prati umidi pascolati, le barene intersecate dai canali di marea- ghebi- le velme o piane di marea e le paludi di acqua dolce ricostruite nell’ambito di un progetto di ripristino ambientale. Alla foce, non lontano dal faro di punta Sdobba, sono presenti isolotti sabbioso-ghiaiosi e una vasta zona di barra di foce dove si deposita buona parte dei sedimenti portati dal fiume. La pesca viene esercitata nelle zone soggette a marea che circondano la foce sia dal lato di Staranzano che verso Grado. La Cona rappresenta la parte centrale e più visitata della Riserva e nei suoi “ripristini” si concentra il maggior numero di uccelli che vengono osservati in tutte le stagioni dell’anno. In Riserva una parte degli habitat prativi viene gestita mediante il pascolo utilizzando cavalli di razza Camargue ed in periodo estivo bovini di razza sarda, osservabili durante le visite anche dal fiume. Il cuore della riserva è l’Isola della Cona dove è presente un centro visite con foresteria e vari percorsi pedonali che conducono a molti appostamenti per l’osservazione naturalistica e la fotografia, il maggiore dei quali, la Marinetta, consente di spaziare su gran parte degli ambienti. Vengono organizzate attività di educazione ambientale per le scuole, visite guidate ed escursioni a cavallo. Nella vicina zona degli Alberoni sono presenti piste ciclabili mentre dal lato gradese in località Caneo arriva la ciclabile proveniente dalla Valle Cavanata ed è presente un albergo-ristorante. Sempre in Caneo oltre l’abitato di Sdobba è presente una torretta di osservazione.