Erano i pescatori che usavano la “trata”, una sciabica, un rete strascicante lunga 100-150 m e alta 5m con galleggianti nella parte superiore e piombi in quella inferiore; la trata si praticava sui fondali davanti le spiagge con due “batele” che stendevano la rete con un arco di circa 50 metri di ampiezza mentre da terra due gruppi di “tratauri” tirano i due lembi della rete in maniera sincrona per imprigionare il pesce nel sacco della rete. Da qui deriva il nome del banco sabbioso detto “dei tratauri”.